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“I Cappuccini nella Tuscia fra il 1535 ed il 1779”
Viterbo - Mostra a Palazzo dei Papi dal 25 settembre al 7 novembre

VITERBO - Aprirà a settembre nel Palazzo dei Papi di Viterbo l'importante rassegna che, per la prima volta, esporrà le opere d'arte dei frati cappuccini presenti nella Tuscia.

Per la realizzazione della mostra sono state “messe in cantiere”, per il restauro, ben 13 opere che versavano in grave stato di degrado: un impegno importante che consente di recuperare opere inedite che, dopo la mostra, torneranno ad essere visibili nei loro siti originari. I restauri sono stati promossi ed effettuati sia dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Lazio, sia dall'Associazione S. Giacinta Marescotti organizzatrice della mostra, con il contributo della Fondazione Carivit di Viterbo.

In particolare la Fondazione Carivit ha promosso e finanziato il recupero dell’importante dipinto proveniente dall'Isola Bisentina, ora conservato nel convento cappuccino di Montefiascone, raffigurante “Il compianto sul corpo di Cristo”. Un opera misteriosa, di cui è ancora incerto l'autore, pervenuta scura ed illeggibile a causa sia dell'alterazione cromatica delle vernici, che dello sporco sedimentato: ora grazie al restauro di Bruno Marocchini, ha rivelato particolari della composizione quali gli arnesi del martirio, un prezioso vaso in primo piano, un personaggio sul fondo . 

La Soprintendenza, diretta da Anna Imponente, ha avviato in pieno interscambio con il Prof. Italo Faldi, curatore dell'intero progetto, una ricerca che mira a percepire una eventuale “tipicità cappuccina”. Si è studiato in maniera più puntuale anche il programma iconografico cappuccino, derivante dal Concilio di Trento, che si impernia sulla raffigurazione dell’Immacolata Concezione e dei santi e beati dell’Ordine. I restauri realizzati per la mostra, dalle restauratrici della Soprintendenza BSAE Lazio, F. Di Napoli Rampolla, L. Di Vincenzo, M. Milazzi, A. Percoco e P. Surace, ne hanno permesso una più corretta lettura e hanno portato a fruttuose scoperte, offrendo nuove prospettive di studio e di indagine.