Riceviamo e pubblichiamo:

Sono profondamente indignato per come un sito archeologico di rilevante importanza come Falerii Novi, situato nel comune di Fabrica di Roma, venga trascurato e lasciato in stato di abbandono. Basta notare le mura di questa antica civiltà, tutte ricoperte da una fitta boscaglia e da piante ad alto fusto, per rendersi conto in quale rischio e pericolo si trova la stessa struttura.

Si potrebbero avviare politiche di recupero per aumentare la visibilità e l'interesse turistico, elementi per un luogo storico molto rilevanti, capaci di creare opportunità occupazionali, cosa non poco importante visto il periodo di crisi che sembra non placarsi.

Mi chiedo quali siano le ragioni che hanno portato questo sito a subirne le conseguenze; perché tutto questo immobilismo da parte dei nostri amministratori locali? Perché sono così inconsapevoli del valore che ha tale luogo? La conferma di questa inconsapevolezza si è comprovata ancora una volta con la mancata manutenzione, a banali costi di intervento, di un tratto di strada sterrata, che conduce al Cavo degli Zucchi, indispensabile per il passaggio del Gruppo Archeologico Romano che, da anni sta lavorando per il recupero di questa splendida area.

Il mio appello è rivolto a chi potrebbe far molto per le sorti di questo immenso patrimonio, Comune, Provincia, Regione, Università, la stessa Soprintendenza e gli imprenditori, al fine di intraprendere forme di rivalutazione e rilancio, per il bene di una intera comunità, stanca e ormai, vista tutta questa poca presa di coscienza della situazione, rassegnata a questo assurdo e incomprensibile abbandono del proprio territorio.

Consigliere provinciale IdV

Giovanni Francola